Diventare madre mi ha messo in contatto con esperienze e pratiche di maternità consapevole che seguivo a distanza, senza permettermi di entrarvi in contatto, con il rispetto che si deve a qualcosa di sacro che non si conosce. Il parto naturale, non medicalizzato, ad esempio, era una di queste. Sognavo di far nascere il figlio che sarebbe venuto in un contesto di amore e rispetto, con il supporto di un’ostetrica esperta ma discreta, che mi desse lo spazio di essere me stessa, di scegliere quando e come partorire.
Mi chiedevo se tutto questo sarebbe stato possibile o se fosse solo il frutto della mia fantasia, di un condizionamento che veniva dall’aver letto troppi libri “controcorrente” o visto video online in cui donne di altre parti del mondo partorivano in acqua o sul letto di casa. Poi, quando il momento è arrivato, ho conosciuto la Casa Maternità “Il Nido” e le sue incredibili ostetriche, e ho capito che tutto quello che avevo immaginato poteva finalmente realizzarsi.
Vianella, Monica, Elisa e le altre mi hanno mostrato cosa significa maternità consapevole, come ogni donna possa essere seguita in maniera rispettosa durante la gravidanza, il parto e il puerperio, con l’ascolto, la responsabilizzazione, e quanto sia importante la fiducia in noi stesse come donne creatrici di vita.
Questo sia che si decida per un parto in casa o in un centro ostetrico, sia che si scelga il percorso ospedaliero.
Per questo motivo, nel corso del 2018 seguirò il lavoro di queste professioniste straordinarie, celebrando il lavoro che fanno con le donne che a loro si affidano. Racconterò con le mie fotografie la loro attività prima, durante e dopo il parto. Il mio sogno è che le immagini aiutino anche i più scettici a capire meglio cosa significhi maternità consapevole e che il parto torni ad essere quell’evento naturale e “normale” che è sempre stato, dall’inizio dei tempi.
La prima famiglia che ho fotografato è quella di Erica, Paolo e della piccola Tea, nata in casa maternità a fine gennaio.
Ho accompagnato Elisa, l’ostetrica che ha seguito il parto, durante alla prima visita, a poche ore dalla nascita, e poi in due visite domiciliari, dove mamma e bimba sono state visitate. Durante la seconda visita, a circa 10 giorni dal parto e a cordone ombelicale staccato, Tea ha ricevuto il suo primo, emozionante bagnetto.
Considero queste foto il primo capitolo di un percorso lungo, che, già lo so, mi farà provare emozioni nuove e intense (sono in attesa di fotografare il primo parto!), ma che non vedo l’ora di compiere, perché ne sento il valore e ho capito che è quello che voglio davvero fare.
Fotografia maternità e parto a Bologna
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